Pagina:Boccaccio - Il Decameron I, 1877.djvu/33

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introduzione. 7

fare e di fuggire gì’infermi e le lor cose; e così faccendo, si credeva ciascuno a se medesimo salute acquistare. Et erano alcuni, li quali avvisavano che il vivere moderatamente, et il guardarsi da ogni superfluità, avesse molto a così fatto accidente resistere: e, fatta lor brigata, da ogni altro separati viveano; et in quelle case ricogliendosi e rinchiudendosi dove ninno infermo fosse e da viver meglio, dilicatissimi cibi et ottimi vini temperatissimamente usando et ogni lussuria fuggendo, senza lasciarsi parlare ad alcuno, o volere di fuori, di morte o d’infermi, alcuna novella sentire, con suoni e con quelli piaceri che aver potevano si dimoravano. Altri, in contraria opinion tratti, affermavano, il bere assai et il godere, e l’andar cantando attorno e sollazzando, et il soddisfare d’ogni cosa allo appetito che si potesse, e di ciò che avveniva ridersi e beffarsi, essere medicina certissima a tanto male: e così come il dicevano il mettevano in opera a lor potere, il giorno e la notte ora a quelle taverna, ora a quell’altra andando, bevendo senza modo e senza misura, e molto più ciò per l’altrui case faccendo, solamente che cose vi sentissero che loro venissero a grado o in piacere. E ciò potevan fare di leggiere, per ciò che ciascun (quasi non più viver dovesse) aveva, sì come sè, le sue cose messe in abbandono: di che le più delle case erano divenute comuni, e così l’usava lo straniere, pure che ad esse s’avvenisse, come l’avrebbe il proprio signore usate: e, con tutto questo proponimento bestiale, sempre gì’infermi fuggivano a lor potere. Et in tanta afflizione e miseria della nostra città era la. reverenda autorità delle leggi, così divine come umane, quasi caduta e dissoluta tutta, per li ministri et esecutori di quelle, li quali, sì come gli altri uomini, erano tutti o morti o infermi sì di famigli rimasi stremi, che uficio alcuno non potean fare: per la qual cosa era a ciascuno licito quanto a grado gli era d’adoperare. Molti altri servavano, tra questi due di sopra detti, una mezzana via, non strignendosi nelle vivande quanto i primi, nò nel bere e nell’altre dissoluzioni allargandosi quanto i secondi, ma a sofficienza, secondo gli appetiti, le cose usavano, e senza rinchiudersi andavano attorno,