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12 | COMENTO DEL BOCCACCI |
renti gli fosse imposto casualmente, come molti ciascun dì se ne pongono; per dimostrar quello essergli per disposizione celeste imposto, a due eccellentissime persone in questo libro si fa nominare, delle quali la prima è Beatrice, la quale apparendogli in sul trionfale carro del celestiale esercito in su la suprema altezza del monte di Purgatorio, intende essere la sacra Teologia, dalla quale si dee credere ogni divino misterio essere inteso, e con gli altri insieme questo, cioè che egli per divina disposizione chiamato sia Dante: a confermazione di ciò si fa a lei Dante appellare in quella parte del xxx. Canto del Purgatorio, nel quale essa parlandogli gli dice,
Dante perchè Virgilio se ne vada,
Quasi voglia s’intenda, se ella di questo nome non lo avesse conosciuto degno, o non l’arebbe nominato, o arebbelo per altro nome chiamato. Oltre a ciò soggiugnendo, per la ragione già detta in quello luogo, di necessità recitarsi il nome suo, e questo ancora, acciocchè paia lui a tal termine della teologia essere pervenuto, che, essendo Dante, possa senza Virgilio e senza la poesia, o vogliam dire senza la ragione delle terrene cose, valere alle divine. L’altra persona alla quale nominar si fa èò Adamo, nostra primo padre, al quale fu conceduto da Dio di nominare tutte le cose create, perchè si crede lui averle degnamente nominate. Volle Dante, essendo da lui nominato, mostrare che degnamente quello nome imposto gli fosse con la testimonianza di Adamo; la