Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/305

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SOPRA DANTE 301

tici son puniti; e di fuori della città mostra punirsi solamentte l’incontinenza; e di questi eretici nona fa in questa discrizione menzione alcuna, e perciò pare che ella sia spezie singulare per sè di peccato: che spezie dunque diremo che questa sia? Al qual dubbio si può così rispondere; la eresia spettare a bestialità, e in quella spezie inchiudersi; perciocchè bestial cosa è, estimare di sè medesimo quello che estimar non si dee, cioè di vedere e di sapere d’alcuna cosa più che non veggono o sanno molti altri, che di tale o di maggiore scienza son dotati; e volere oltre a ciò ostinatamente tenere ferma la sua opinione contro alle vere ragioni dimostrate da altrui: la qual cosa gli eretici sempre feciono e fanno, con tanta durezza di cuore tenendo e difendendo quello che vero credono, che avanti si lascerebbono e lasciano uccidere, che essi di quella si vogliano rimuovere, siccome noi al presente veggiamo in questi, i quali tengono che da Celestino in qua alcun papa stato non sia, de’ quali oltre a seicento, in questa pertinacia perseverando, sono stati arsi; e perciò meritamente reputar si posson bestiali. Ma incontanente da questo surgerà un altro dubbio, e dirà alcuno: se gli eretici son bestiali, perchè non sono essi puniti più giù dove gli altri bestiali si puniscono? E a questo ancora si può rispondere in questa guisa: pare che gli eretici abbiano meno offeso Iddio, che quegli bestiali che più giù puniti sono, e perciò qui e non più giù si puniscono: e che essi abbiano meno offeso Iddio che coloro, pare per questa ragione. Il peccato il quale gli eretici hanno commesso, non è stato com-