Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo III, 1832.djvu/169

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SOPRA DANTE 161

quella della quale l’autore intende qui è della spezie prima, arida e spessa, arida è l’uno degli aggettivi1 della rena come dicemmo, ma aggiugne spessa a dimostrare, che in tutto il suolo di quel luogo non era alcuna interposizione d’alcun’altra spezie di terreno, e perciò ella era spessa, cioè continua: e oltre a ciò dice che era,

Non d’altra foggia fatta, che colei,

cioè che quella rena,

Che fu da piè di Caton già soppressa.

Questo Catone, del quale l’autore fa qui menzione, fu quello il quale dopo la sua morte fu cognominato Uticense, da una città di Barberia chiamata Utica, nella quale esso sè medesimo uccise. Fu adunque costui romano uomo, d’alta e singular virtù, ed ebbe maravigliosamente in odio le maggioranze de’ cittadini: ed essendo già nate tra Cesare e Pompeo le discordie cittadine, seguì in quelle le parti di Pompeo, non perchè lui amasse, ma perciocchè ’l vide seguire al senato: ed essendo per avventura in Affrica in un paese chiamato Cirene, il quale è confine con Egitto, e quivi con lui insieme Gneo Pompeo figliuolo di Pompeo Magno, i quali in quelle contrade ragunavano quegli i quali potevano, per restaurare le forze di Pompeo, stato già vinto in Tessaglia; arrivaron quivi quegli navilii sopra i quali Pompeo era andato in Egitto, e avendo veduto uccidere Pompeo, Cornelia sua moglie, e Sesto Pompeo suo figliuolo, verso quella parte s’erano rifuggiti, da’quali

  1. Degli aggetti, ha il MS.
com. di dante T. III. 11