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240 COMENTO DEL BOCCACCI

del marito: e molto meglio possono stare e stanno dintorno all’uomo infermo gli amici e’ servi domestici, obbligati per i beneficii ricevuti, che la moglie, la quale imputi a noi le sue lagrime, e la speranza della eredità, e rimproverandoci la sua sollicitudine, l’anima di colui ch’è infermo turba infino alla disperazione: e se egli avverrà che essa infermi, fia di necessità che con lei insieme sia infermo il misero marito, e che esso mai dal letto dove ella giace non si parta: e se egli avviene che la moglie sia buona e comportabile, la quale radissime volte si trova, piagnerà il misero marito con lei insieme parturiente, e con lei dimorante in pericolo sarà tormentato. Il savio uomo non può esser solo, perciocchè egli ha con seco tutti quegli che son buoni, o che mai furono, ed ha l’animo libero, il quale in quella parte che più gli piace si trasporta, e là dove egli non puote essere col corpo, là va col pensiero; e se egli non potrà aver copia d’uomini, egli parla con Domeneddio: non è alcuna volta il savio men solo, che quando egli è solo, Appresso il menar moglie per aver figliuoli, o acciocchè ’l nome nostro non muoia, o perchè noi abbiamo alla nostra vecchiezza alcuni aiuti e certi credi, è stoltissima cosa. Che appartiene egli a noi, partendoci della presente vita, che un altro sia del nome nostro nominato? conciosiacosachè ancora il figliuolo non rifà il vocabolo del padre, e innumerabili popoli sieno, i quali per quel medesimo modo sieno appellati: e che aiuti son della tua vecchiezza, nutricare in casa tua coloro i quali spesse volle prima di te muoiono, o sono di perversissimi costumi, o