Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo III, 1832.djvu/53

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SOPRA DANTE 45

quale abitava in quella, ed era buono e onesto e santo uomo; e per loro gli comandò che di quella con la sua famiglia si dovesse partire, manifestandogli quello che Dio fare intendeva. Erano i due angeli, quando alla casa di Lot pervennero, in forma di due speziosissimi giovanetti, i quali da’ Soddomiti veduti, incontanente corsono alla casa di Lot, addomaridando d’aver questi giovani: Lot il quale siccome messi del suo Signore ricevuti gli avea, non gli volle lor dare ma per sodisfare all’impeto della lor lussuria, e per servare l’onore de’ giovani che a casa gli eran venuti, volle lor dare due sue belle figliuole vergini, le quali in casa avea: ma essi non volendole, e volendo far impeto nella casa, subitamente per divin giudicio tutti divennero ciechi. Lot con la famiglia sua poi uscì della città, secondo il comandamento fattogli, e incontanente sentì di dietro a sè grandissima tempesta, e orribili tuoni, e folgori cader da cielo, le quali Soddoma e’ suoi cittadini, e alcune altre terre le quali in simiglianti vizii peccavano, arsono e consumaron tutte; lasciando nondimeno, in detestabile memoria di sè, questo infame soprannome a tutti coloro i quali in vizio contra natura peccano. Caorsa è una città in Proenza, ovvero in Tolosana, secondochè si racconta, sì del tutto data al prestare a usura, che in quella non è nè uomo nè femmina, nè vecchio nè giovane, nè piccolo nè grande che a ciò non intenda; e non che altri, ma ancora le serventi, non che il lor salario, ma se d’altra parte sei o otto denari venisser loro alle mani, tantosto gli dipongono e prestano ad alcun prezzo; per la qual cosa è