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86 | LA TESEIDE |
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Ben conobbe Teseo nel dir lo sdegno
Real che avien costor, ma non seguio
Però l’effetto a cotal ira degno,
Ma verso lor più ne divenne pio,
E siccome de’ suoi, con ogn’ingegno
Fe’ sì che tutte lor piaghe guario:
E poi con gli altri in prigion gli ritenne,
Lor riservando al trionfo solenne.
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Poichè parve a Teseo di ritornare,
Distrutta Tebe, e data sepoltura
A cui vi fu da dovergliele dare,
Raccolti i suoi con diligente cura,
In ver d’Atene si mise ad andare;
Nè prima fur vicini alle sue mura,
Che ciò ch’all’altra festa era mancato,
A quel punto trovaro ristorato.
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Gli Ateniesi un carro gli menaro
Più ricco assai che ’l primo, e tutti quanti
Generalmente in verso lui andaro
Con allegrezza e con solenni canti,
E di vittoria doppia il commendaro;
E in cotal guisa andandogli davanti,
Entrarono in Atene; e quivi Egeo
Suo vecchio padre incontro gli si feo.