Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. I, 1948 – BEIC 1771083.djvu/266

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quelle contrade : ove il rione de’ poeti italiani e latini solo puzzava di brodo di cavoli riscaldati. Giá era passato il tempo prefisso all’universal bucato, quando il giorno avanti a quello nel quale si doveva por mano a fare il finestrellino, il grande Ippocrate, Galeno, Cornelio Celso, con altri piú scienziati medici di questo stato, andarono ad Apollo; al quale: — Sire — dissero — delle arti liberali, dunque è pur vero che si deve por mano a dififormar questo microcosmo, nobilissimo per l’artificio miracoloso col quale egli è stato fabbricato, con evidente pericolo di toccar qualche muscolo importante, qualche vena principale e uccider l’umana creatura o almeno renderla meno sana; e tanto male solo si deve fare per beneficio di quattro ignoranti, poiché non solo gl’ ingegni piú sagaci, ma anco gli uomini di mediocre giudicio, solo con quattro giorni di pratica che abbino con qualsivoglia piú finto ipocritone, intimamente sanno penetrargli fin dentro le budella ! — Appresso Apollo tanto potette il ricordo di que’ medici, che dalla deliberazion fatta prima si rimosse, e per Ausonio Gallo fece sapere ai filosofi della riforma che continuassero a dir i pareri loro.

Allora Solone cosi cominciò: — Gli odi crudeli e le invidie velenose, che universalmente si veggono in questi giorni regnar tra gli uomini, sono quelle, saggi signori, che per creder mio hanno posto il presente secolo nella confusione che vediamo tutti. La correzione dunque de’ presenti mali tutta si deve sperare dall’ inserir nel cuore del genere umano la caritá, l’amor vicendevole e quella santa dilezione del prossimo, che è primo precetto di Dio. Tutti dunque dobbiamo impiegar le forze degl’ ingegni nostri in levar le occasioni degli odi che in questi tempi regnano nel cuor degli uomini : il che se potremo conseguir mai, il genere umano, non altrimenti di quello che fanno le fiere, che per istinto di natura amano la specie loro, caccierá da sé gli odi e ogni rancor di animo. Molto tempo, signori, ho pensato qual sia il vero fonte degli odi umani, e sempre piú mi stabilisco nell’antico parer mio, che proceda dalla disparitá de’ beni, dall’ infernal uso introdotto tra gli uomini del « mio » e « tuo », pietra di tutti gli scandali, abuso che, se si introducesse