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CENTURIA SECONDA - RAGGUAGLIO XXXIX 163

grazia del suo prencipe e per fare acquisto della gloria, e quei fantaccini tolti dalle piazze, che solo per lo miserabil fine di guadagnar il vii soldo di tre scudi il mese cingevano la spada. Queste ragioni della Monarchia francese sommamente piacquero ad Apollo; ond’egli, poco appresso, a que’ nobili francesi, che ritornati erano per la risposta del negozio loro, disse che, sopra la loro richiesta avendo egli fatta matura reflessione, aveva stimato non esser cosa conveniente che la nobiltá francese, famosissima appresso le nazioni dell’universo per parer nata al mestiere della guerra e per aver per suo vero elemento l’esercizio perpetuo delle armi, con la sordidezza de’ guadagni della mercatanzia volesse ora oscurar la chiarezza della sua gloriosa nobiltá; e che diversissimi erano i fini delle republiche a quei delle monarchie, perché l’esercizio della mercatanzia, che col suo cotidiano guadagno evidentemente inviliva gl’ingegni, odiosi rendea i dispendi della guerra e disarmava le mani di quei che vi applicavano l’animo, non solo buono ma mirabilissimo era nelle republiche: nelle quali in perpetua gelosia vivendosi della libertá, que’ senatori, che erano conosciuti d’ingegno solo nato all’esercizio delle armi, non poco erano sospetti alle patrie libere, le quali i loro senatori piú desideravano saggi, prudenti e grandemente inclinati alla pace, che soverchiamente bellicosi e solo desiderosi di maneggiar le armi. E con la risoluzione di queste parole que’ nobili francesi furono licenziati da Sua Maestá. Pubblicamente si dice in questa corte che per cosi fatta repulsa si bruttamente rimasero esacerbati quei nobili, che uno di essi ad alta voce fu udito dire: — O Iddio grandissimo, che inganni e che frodi son queste, con le quali la nobiltá delle monarchie apertamente vien aggirata e trappolata! E qual mente umana può capire, qual legge di uomini vuole, qual giustizia di Dio comanda che’í guadagnar con la mercatanzia per sé sia riputata cosa vergognosa, il rubbar con le armi per altri sia creduto esercizio onorato ?