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RAGGUAGLIO XXXIV

[La Monarchia di Francia dispone la rappresentazione di una commedia colma di molte ingiurie contro la naziou spagnuola, il che essendo stato riferito alla Monarchia di Spagna, ella fa si che gran moltitudine di Spagnuoli vada ad udirla; ciò vedendo, la Monarchia di Francia ordina che la commedia non sia piú rappresentata.]

La Monarchia di Francia quattro mesi sono fece risoluzione nel pubblico teatro francese di far rappresentar una nuova commedia composta daH’eccellentissimo signor Alessandro Piccolomini, primo comico italiano, nella quale erano registrate cose bruttissime in biasimo della nazion spagnuola, percioché, per i zeppi ch’ella pose alla libertá della sua patria essendole il Piccolomini capitalissimo nemico, non avea per gusto di vendetta lasciata indietro ingiuria alcuna di crudeltá, di superbia, di avarizia e di altri brutti vizi, che possono rendere altrui odiosa una nazione, della quale non avesse incaricati gli Spagnuoli ; e con tutto che la Monarchia di Francia procedesse nel negozio di rappresentar la commedia con somma secretezza, nondimeno accadde che un scelerato Francese, per aviditá di ricever dalla Monarchia di Spagna qualche buona somma di quelle lucentissime doppie d’oro, che in Francia hanno avuto forza d’indur molti signori francesi, anco della prima nobiltá, a far azioni indegne di qualsiavoglia tabacchino, non solo l’avverti di quanto si dicea nella commedia, ma le fece instanza a disturbarla, come cosa troppo pregiudiziale, per le molte dicacitá che vi si conteneano, alla nazion spagnuola. Si è risaputo di certo che la Monarchia di Spagna mostrò di sentir piú tosto gusto che dispiacere delle vergognose ingiurie, che contro la sua nazione si diceano in quella commedia, onde rispose al Francese ch’ella rimanea di modo obbligata alla Monarchia di Francia per quel singolarissimo benefizio che le facea rappresentando la commedia, che non solo non intendea di disturbarla, ma che per i me