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192 RAGGUAGLI DI PARNASO


RAGGUAGLIO LXVII

{Nei comizi dei virtuosi si trova in terra una ricetta da commetter furti

e ogni altra ribalderia senza pericolo d’esser castigati.]

Ardita sceleratezza e molto pericolosa impresa fu quella di colui che l’altro giorno, nei comizi generali che si ebbono dei virtuosi, con malizia ascosamente si lasciò cader una schedola, entro la quale erano scritte parole affatto empie e degne del risentimento, che contro l’autore di cosi brutta azione fece la Maestá di Apollo, il quale non solo lo giudicò reo di morte, ma gli pose contro gravissima taglia. Nella schedola erano scritte queste parole: «Ricetta vera da commetter furti e ogni altra ribalderia, fino all’ultimo giorno della vita, senza mai correr pericolo di esser castigato. Recipe: fuggir come il fuoco il vizio bruttissimo, che in quattro giorni conduce gli uomini alle forche, di adomesticarsi con i delitti e farsi familiare con le furberie, ma avvertir bene di commetter i brutti ultimi eccessi con quella medesima avvertenza, con quella stessa cautela, con quella secretezza, destrezza e batticuore, che si son fatti i primi».