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RAGGUAGLIO LXXIV

(I maestri delle cerimonie di Parnaso sentenziano che la Filosofia debba

cedere la man destra alla Cosmografia.]

Antichissimo è il cerimoniale di questa corte e tutto quello che si contiene in lui è in verde osservanza e ha luogo di legge, ma però, se accade che qualche cosa vi si scuopra poco giustamente divisa da quei che lo compilarono, dall’insigne magistrato dei savi grandi delle scienze vien subito corretta, non essendo (come si vede accadere dove regna l’ignoranza) l’ingiustizia di una legge difesa in Parnaso dalla riputazione di chi la pubblicò o dalla antichitá de’ tempi, ma dal solo rigore dell’equitá Questo si dice percioché fra le scienze umane dal cerimoniale di Parnaso è stato assegnato il primo luogo alla Filosofia, il secondo all’Astronomia, il terzo alla Cosmografia, e cosi di mano in mano. Ora sei giorni sono accadde che in una pubblica fazione la Cosmografia con ardir tale chiese la man destra alla Filosofia, che mostrò premeditato consiglio; di che gravemente adirati, i filosofi mostrarono animo risoluto di voler difender la riputazion loro anco con il sangue bisognando, e percioché, quando tra quei virtuosi si fosse attaccata la rissa, ella era per riuscir pericolosissima, Andrea Alciato, pretore urbano, che corse al rumore, comandò che per allora in quella fazione non s’innovasse cosa alcuna; poi Sua Maestá commise la causa di tanta differenza ai maestri delle cerimonie di Parnaso. Questi, avendo udite le ragioni dette in voce e date in scritto dall’una e dall’altra parte, per l’autoritá di una decisione che facea in terminis terminantibus del magno Cassiodoro, sentenziarono a favor della Cosmografia, nella quale apertamente si dicea: «Equus vehendi, arandi bos, venandi et custodiendi ca?iis, homo ad mundum contemplalidum» b). Decisione mirabile e degna dell’autore

(i) [Cicerone, De natura deorum, II, 14.]