Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/259

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belle: e in estremo i prencipi cristiani s’arrossirono, che i popoli de’ Turchi fossero meno oppressati di quello che erano i loro; e molto rimase attonito Apollo in vedere quante invenzioni, quante sottigliezze aveano trovate i prencipi per cavar denari da’ popoli loro, e in estremo biasimò che quasi tutte fossero poste sopra cose necessarie al vitto degli uomini, e che fossero le delizie e altre cose superflue e che si dovrebbero come perniciose proibire dagli Stati, esenti da quei pesi, che dovrebbero ad esse solo addossarsi : onde si cagionava che il maggiore era posto sopra le spalle di chi meno poteva portarlo: cosa tenuta empia appresso tutte le nazioni e pur esercitata da tutte. Molto esenti si videro i Germani, cosa che cagionò in molti onorata invidia, e fu degna d’ammirazione la nazione olandese e zelandese, che, per non portar la sella de’ Spagnuoli, si fossero da essi posto il basto con una carica indosso da somaro. Aggravatissimi si mostrarono gli Italiani, ma quei del regno di Napoli mostrarono pagamenti eccessivi fatti [al re] e da un’altra parte mostravano quei che erano forzati pagare al baron loro, di modo che voltò la faccia Apollo in altra parte per non veder cosa tanto sporca e lugubre, che i prencipi cristiani fossero diventati peggio dei barbari nel voler angareggiare il suo popolo con nuove gabelle e nuove imposture, come ogni giorno si vede. S’eclissò il sole e venne un globo di nuvole, che portò via Apollo, il quale lasciò un puzzare di caligine tanto grande, che i medesimi prencipi restarono molto meravigliati al vedere che Apollo l’avesse cosi vituperosamente maltrattati.