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I

Discorso breve e utile scritto da un gentiluomo italiano e cattolico all’Italia, a beneficio, salute e conservazione di tutti gli Stati di quella.

«Siate prudenti come serpenti e semplici come colombe. >

[Matth., X, 16.]

1591

Se l’Italia volesse, come può, considerare diligentemente quale si sia quella pace di che ella forse si vanta, son certissimo che conoscerebbe molto facilmente, ch’ella deve altrettanto dolersi di questo ozioso veleno che la consuma, quanto, per avventura, nella sovversione e nella fiamma aperta delle guerre altrui va conoscendo i danni delli amici e formando esempi e argomenti a se stessa nei tanti pericoli che la minacciano. Vede ella viver incontaminata la sacrosanta religione cattolica nei suoi popoli, vede i prencipi e i figliuoli suoi goder in pacifico possesso gli Stati loro con timorata obedienza de’ sudditi e con abbondante felicitá di ricchezze e di prole: e senza dubbio questa apparenza, questa superficie di veritá è specie di grandissima consolazione in lei. Ma perché, quasi robusto e ben complessionato corpo, che piú facilmente resiste agli effetti della intrinseca corruzione, questa vigorosa provincia non sente, o forse, sentendo, non cura l’infezione delle tante insidie e degli artifici detestabili, che s’usano per condurla alla ruina e alla soggezione: quindi nasce che, con tutta la