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II

L’EUNUCO

COMMEDIA DI TERENZIO FATTA VOLGARE DA TRAIANO BOCCALINI

ATTO PRIMO

SCENA PRIMA Fedria e Parmenone.

Fedria. — Che farò io dunque, o Parmenone? Neppur ora vi andrò, che sono stato da lei spontaneamente mandato a chiamare, ovvero piuttosto farò ferma deliberazione di non voler soffrir di esser piú villaneggiato da queste sciaurate cortegiane? Ella, come tu sai, mi cacciò fuor di casa, mi serrò la porta in faccia: ora mi richiama: vi debbo io ritornare? Non, per mia fe’, sebbene me ne scongiurasse.

Parmenone. —Veramente, signor Fedria, che, se vi dá il cuore di star saldo in questa vostra deliberazione, non potete pigliar partito piú utile né piú onorevole; ma, se comincierete senza seguir poi coraggiosamente e se, lasciandovi vincere dal martello che avete di lei, prima che e’ sdegni, che sono ora fra di voi, siano rappattumati, le andarete in casa, dandole a vedere che ne siete morto e che non potete sopportare il starle lontano, potete dire di essere spacciato e