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TRADUZIONI

Fedria. — Non lo vedi tu qui?

Pizia. — Chi volete che vegga?

Fedria. — Costui qui.

Pizia. — E chi è costui?

Fedria. — L’eunuco che ha fatto la bella prodezza che mi hai detta.

Pizia. — Nessuna di noi ha mai veduto costui qui.

Fedria. —Come no? Che di’ tu?

Pizia. — Che credevate voi forse che costui ci avesse fatta la burla? A proposito!

Fedria. — Io non vi so intendere: voi dite che l’eunuco, che vi ho mandato in casa, ha fatto il male, e io non ho altro eunuco che questo.

Pizia. — Non bisogna far comparazione da costui a quell’eunuco che ci è stato menato, il quale parea un fiore, tanto era bello e leggiadro.

Fedria. — Forse che ti parea cosi poco fa, perché era meglio vestito; ora che non ha quei panni belli indosso ti par cosi brutto.

Pizia. — Quasi che vi fosse poca differenza! State, di grazia, cheto ! Oggi ne è stato menato un giovanetto tanto bello, che voi stesso godereste di vederlo; costui qui non vedete voi che è tanto vecchio, bavoso, stantio, grincio e pallido, che par una morte?

Fedria. — Olá, che novella è questa? Tu mi vorrai a poco a poco far travedere ! Che domin di cosa è questa, che mi avete confuso di modo con le vostre chiacchiere, che io stesso non so che mi abbia fatto ? Ma ora ne caverò la macchia: olá, hotti io compro?

Doro. — Signor si.

Pizia. — Non è questo il verso da saper bene i nostri guai ; comandategli che risponda a me.

Fedria. —Interrogalo a tuo piacere, che ti risponderá.

Pizia. — Sei tu oggi venuto a casa nostra? Vedete che dice di no? Ecci venuto quell’altro di sedici anni, che lo menò seco Parmenone.