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ANNOTAZIONI

tengo senza tentar di colmare la lacuna a p. i8o 3 ; ma trascrivo qui il testo di P, piú conciso e pungente:

«Alcuni prencipi grandi, che non solo per loro particolar inclinazione, ma che per lor particolari interessi son forzati amar la gloria e la grandezza della Monarchia francese, la quale vorrebbono che in tutte le cose uguagliasse la potenza della Monarchia spagnuola, furono due mattine sono a ritrovar la Monarchia di Francia, che, come è suo costume, stava pigliandosi gusto di vedere la sua nobiltá che si esercitava a cavallo, e gli dissero che, essendo al mondo li Francesi stati superati dalli Spagnuoli nello scoprimento del Mondo Nuovo, dove avevano piantato colonie tanto grandi, dove si erano fatti signori di tanti regni, resi padroni di tante miniere d’oro, dovea ella, che aveva altrettante buone comoditá per i suoi porti di Bretagna e per gli uomini che ella ha sperimentatissimi nella navigazione, attendere al medesimo acquisto; e poiché si dicea che aveano ritrovato un’altra Francia nell’India occidentalej che ella, che aveva molto maggior quantitá di uomini che li Spagnuoli, poteva mandarli in colonia e render abitabili quelli paesi pieni d’oro e farsi grandissimo re di due Francie. La Monarchia di Francia burlò il consiglio di questi tali e disse che ella gli ringraziava della lor buona volontá, ma poiché era cosi dato dalli cieli, oppure cosi voleva la necessitá delle due grandissime monarchie francese e spagnuola, che tra li Francesi e Spagnuoli fosse quella medesima diversitá e differenza di genio e di costumi che è tra il caldo e il freddo, tra il buio e la luce, ella grandemente amava anco in questo esser differente dalli Spagnuoli, ché, dove quelli non si contentano di sessanta regni, ella si quietava con un sol titolo del regno di Francia; dove gli Spagnuoli hanno posta tutta la mira loro in dominare assai Stati, ancorché inabitati e deserti, ella si contenta del poco, purché sia buono; e dove li Spagnuoli disertano la Spagna per abitare altri paesi, ella ha posta tutta la sua cura in abbandonar ogni altro pensiero e porre ogni sua cura in render abitato il suo regno di Francia, il quale è pieno talmente di fucine d’oro e d’argento, che per pagar l’oro e l’argento che cavano dalle miniere li Francesi con la zappa e aratro non bastano gli Spagnuoli [con] tutto l’oro del Perú, della Nuova Spagna, del Brasil e della Castiglia dell’oro; che ogni prencipe ha fucine di oro nel suo Stato, quando lo fa coltivar dalli uomini industriosi; ché, se l’uomini si facessero di terra, ella manderebbe a popular l’Indie, ma che stimava sommo