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ANNOTAZIONI

d’Austria, quanto del regno di Francia, attissimo a soggiogarli»; poi fu corretto, pure cassato, in: «e la Francia vi sarebbe entrata, se questo fusse vero».

312 18 «spesi» è correz. mia su «spesa».

313 14 A margine, cassato: «Non si tentano azioni grandi senza ordine».

3145 La battuta di Iacomo pare cassata, come certamente è questa, che segue, di Traiano: «Da questo conoscete quanto importi coprir i disegni di Stato con il zelo della religione, che forza altri a dar aiuto o starsi neutrale contro quelli, che forse si difenderebbono per altra cagione; ma io» ecc.

31435 Si hanno in fine i seguenti appunti per una futura rielaborazione: «L’esito di quella fortuna, che fu sempre compagna del valor di Carlo V, condusse le cose sue di Germania da un estremo pericolo a tanta felicitá, quanta egli medesimo per la cattura del duca di Sassonia e altri principi di Germania suoi nemici non aveva ardito desiderare. Sebben l’eresia non è stata inventata principalmente contra il Papa. Perché la permise? Perché non si potea altri far tanto capo, che gli togliesse il suo, anzi, faceva il contrario».

300 3 «Iacomo» è probabilmente mons. Giacomo Sannesio (c. 1550-1621), nativo di Beiforte, epperò marchigiano come il Boccalini, di cui fu corrispondente ed amico; laureato in utroque, giudice a Camerino, entrò poi nel seguito di Pietro Aldobrandini Cardinal nipote e divenne canonico di S. Pietro, segretario della Consulta, protonotario Apostolico; il 9 giugno 1604 Clemente Vili lo innalzò alla porpora col titolo di S. Stefano in Monte Celio; sotto Paolo V ebbe poi la diocesi di Orvieto e mori in Roma il 20 febbraio 1621, venendo sepolto in S. Silvestro al Quirinale. Cfr. anche la nota a Cent. I, 38.

3005 II «Cardinale» è con molta probabilifá Pietro Aldobrandini.

300 8 Su Giovan Francesco Aldobrandini cfr. la nota alla p. 160.

300 ltí L ’Interim, o regolamento provvisorio della situazione religiosa nell’impero fino alla decisione del Concilio, fu promulgato da Carlo V il 30 giugno 1548.

303 25 II «mercatante» non può essere che il Medici, il cui casato era stato decorato dal Papa del titolo granducale nel 1570; fra la Toscana e lo Stato pontificio vi fu attrito negli anni 1593-5