Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/554

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par verosimile che il primo amanuense, avuta sott’occhio la raccolta compilata pel re di Francia, ne abbia trascritte le prime cinque scritture, e che il suo codicetto, rimasto in tronco per una ragione qualsiasi, sia poi capitato nelle mani di un altro raccoglitore dei ragguagli, che venne via via aggiungendovi nuove composizioni, sino a riunirvi quasi al completo quella trentina di ragguagli che circolava manoscritta — come si è detto — tra gli amici veneziani ; per la sua affinitá con la Pietra il codicetto ereditò poi dalle stampe il caratteristico titolo.

G. Napoli, Bibl. Oratoriana dei PP. Gerolamini, cod. XVIII, V.

Apografo di 95 carte legate in pergamena flessibile, preceduto da questo curioso titolo: «La Pietra del Paragone del Molto Illustre et Eccellentissimo Traiano Boccalini Romano, dove Con modo dolce e piccante si leggono li piú intimi secreti di tutti i Gabinetti d’Europa, o sia d’Italia e particolarmente quelli di Francia e Spagna. In Ferrara, nella Stamperia de’ Manuscritti, l’anno 1660. Con licenza de’superiori e Privilegio di potersi leggere». Il Ms. contiene in primo luogo le sette scritture peculiari della Cetra d’Italia, solo omettendo il terzo dei cinque ragguagli accolti nell’opuscolo a stampa e giá incluso in Cent. II, 12; seguono quindi altri 22 ragguagli, tutti presenti nella Pietra, ma in diverso ordine; i testi sono indipendenti dalle corrotte stampe. Ventisei sono dunque i ragguagli trascritti dal codice e, poiché mancano proprio i tre ultimi fra quelli peculiari alla Pietra, essi corrispondono a Cent. Ili,1-26.

N 1 . Napoli, Bibl. Nazionale. Fondo Brancacciano, II. A. 20.

Miscellanea di scritture politiche del primo Seicento, legata in pergamena rigida. Due degli inserti interessano il Boccalini: il secondo (cc. 33-147) e l’ultimo (cc. 341-2). 11 piú nutrito manipolo rappresenta per un buon tratto una trascrizione gemella di quella di G; anche qui si leggono in primo luogo le sette scritture peculiari alla Cetra , cui seguono 23 ragguagli della Pietra. Il ragg. Ili,6, presente in G, qui è omesso, forse per mera svista, ma in coda al gruppo seguono il terzultimo e il penultimo ragguaglio della Pietra (Cent. 111,27-28), mancanti nell’altro codice. Nelle ultime sedici carte del fascicolo trovano luogo infine sette ragguagli inediti, tre dei quali conservati da questo codice soltanto. L’altro inserto, composto d’un sol foglio, serba una trascrizione scadente di Cent. II,12.