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Ragguaglio XIII — Perché la Monarchia di Spagna si sia ritirata nel suo palagio.Pag. 45
Ragguaglio XIV — Apollo dá molti avvertimenti alla nazion spagnuola con occasione di certi disgusti passati tra Prospero Colonna e il Duca d’Alva.» 46
Ragguaglio XV — Il Boccaccio vien sfreggiato dal Salviati .» 52
Ragguaglio XVI — Gli ambasciatori siciliani non possono aver udienza da Apollo, ma sono bruttamente da Sua Maestá
scacciati.» 53
Ragguaglio XVII — Sigismondo Battori tardi ha imparato la
lingua latina.» 56
Ragguaglio XVIII — Molti Francesi risanati vengono liberati
dall’ospitale de’ pazzi.» 57
Ragguaglio XIX — Mostra che li ministri spagnuoli sono interessati nelli suoi negozi.» 58
Ragguaglio XX — Massimiliano imperatore viene avvisato delli
romori nati fra li figliuoli.• .» 59
Ragguaglio XXI — Li cani delle Indie sono divenuti lupi .» 60
Ragguaglio XXII — La Monarchia spagnuola va a ritrovar la serenissima Reina d’Italia e passano insieme grati complimenti .» 63
Ragguaglio XXIII — La Monarchia di Spagna fa gettar dalle
finestre il suo medico.» 66
Ragguaglio XXIV — La Stimma dell’illustrissimo Cardinal di
Toledo non viene ammessa nella biblioteca di Parnaso .» 68
Ragguaglio XXV — Almansore, che fu re dei Mori, incontrandosi con il Regno di Napoli, lacrimano e si raccontano le
loro miserie per le oppressioni de’ Spagnuoli.» 71
Ragguaglio XXVI — Il signor conte di Fuentes viene ammesso
in Parnaso . . . •.» 79
Ragguaglio XXVII — Tutti gli Stati del mondo sono censurati
in Parnaso delli suoi errori.» 82
Ragguaglio XXVIII — La Monarchia spagnuola invita per secre tano di Stato il Cardinal Toledo, il quale rifiuta, e perché» 99
Ragguaglio XXIX — Apollo detesta la provvisione che gli vien
raccomandata per ritrovar denari.» 101
Ragguaglio XXX — Ferdinando il Cattolico, re di Spagna,
viene discacciato di Parnaso per falsario .» 104
Ragguaglio XXXI — Apollo comanda che si scortino le gambe del prencipe d’Oranges, per non cambiare le calze fatteli corte dal sarto.» 106
Ragguaglio XXXII — La Monarchia di Spagna mostra di concedere mal volentieri che i suoi Grandi scemino i loro patrimoni e a Nicolò Perenotto, che di ciò fa meraviglia, svela l’artificio usato ..» 109
