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i78 RAGGUAGLI DI PARNASO tra di loro, perché i nomi de’duchi, de’marchesi, de’conti e degli altri titolati moderni non prima di allora furono mai uditi: e che cosi i dottori di leggi come i medici, dallo stesso primo giorno che tra gli uomini nacquero le buone lettere, ebbono il titolo di« Eccellenza », del quale sono mai sempre stati in pacifico possesso; e che quei primi titolati che si videro in Italia, per cosa molto pregiata da’ legisti e da’ medici pigliarono il titolo di « Eccellenza »: e che i titolati essendo venuti al mondo dopo i dottori, ogni sorte di giustizia voleva che i moderni non potessero spogliar del titolo di « Eccellenza » gli antichi possessori di lui; e che se i prencipi loro avversari stimavano che simil titolo, per esser usato da’professori delle buone lettere, calasse di riputazione, doveano lasciarlo e pigliarne un altro che loro desse contento: ma che ben si dolevano che in questa etá moderna le serenissime arti liberali cosi poco venissero stimate, che si trovasse chi si recava a disonore che i medici e i lettori di leggi usassero quel titolo di « Eccellenza », che gli antichi duchi per cosa pregiatissima pigliarono dai dottori. Poi soggiunsero i medesimi che per eterna gloria delle buone lettere e per inanimir gli uomini ad apprender le scienze, i premi degli onorati studi anzi doveano esser ingranditi che minuiti. A queste cose risposero i prencipi che il primo fondamento fatto dai dottori, che i titolati da essi avessero pigliato il titolo dell’«Eccellenza », affatto era falsissimo: poiché la maggior parte di essi lo possedevano con titolo oneroso, comprato a danari in contanti dai prencipi supremi. A questo replicarono i dottori che, se il goder 1’« Eccellenza » con titolo oneroso dovea giovare in quella lite, che l’avarizia umana da tutte le cose volendo cavar danari, anche i dottori dell’una e dell’altra professione potevano dire che con buona somma di scudi, da quel collegio che’aveva data loro la laurea avevano comperato quel grado di dottorato, che seco annesso portava il titolo di « Eccellenza ». Con disprezzo e riso grande replicarono i prencipi, che cosa molto strana pareva loro che i dottori pretendessero di paragonar la loro « Eccellenza » di prezzo di cinquanta scudi, con quella dei duchi e de’ prencipi, che valeva molte migliaia, e che dalla diversitá grande del prezzo benissimo si scorgeva la