Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso I.djvu/305

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grandissimo, tramortito cadde nel pulpito, onde l’orazione rimase imperfetta; e a cosi grande oratore non prima ritornarono gli spiriti smarriti, che la bellissima madama Laura tutta dolente non si fu recato in seno il suo amato poeta. Sommo onore apportò al Petrarca quel caso, come quello che chiaramente fece toccar con mano a tutto il collegio de’ virtuosi, quanto intensamente egli amasse quell’onorato lauro che ne’ suoi versi con tanta eleganza italiana avea lodato. Ma accadette che subito dopo il caso di cosi gran deliquio, nelle colonne del portico delfico fu trovato attaccato un distico molto pungente, nel quale si diceva che non per dolore delle ingiurie fatte alla fronde del lauro al Petrarca era sopravenuta quella sincope, ma per la ricordanza del soavissimo boccone dei fegatelli; e il distico fu il seguente: Non amor hunc Laurae, sed amica ieiuscula lauro quem memori spirant, exanimavit odor. I pubblici assaggiatori della poesia, di ordine espresso di Sua Maestá, posero al paragone quei due versi latini, e chiaramente conobbero eh’erano scaturiti dall’abbondante vena di Marziale: il quale poco appresso fu catturato. Allora il Petrarca, accompagnato da un squadrone di poeti italiani, fu veduto correre verso il palazzo reale; e temendosi che andasse per querelarsi contro Marziale, gli si fecero incontro Catullo, Tibullo e Properzio, che prima l’abbracciarono, poi strettamente Io pregarono che alla gloria che gli aveva recata il caso succedutogli mentre orava, aggiungesse anco la molta riputazione che appresso i virtuosi tutti gli apportarebbe il pigliare per ischerzo poetico il distico di Marziale: e di piú li ricordarono che allora a tutto il mondo si mostrava che l’ingiurie dette dai dicaci poeti non toccavano il vivo del vero, quando altri sapeva ridersene, e che sol le vere pungevano e si cercavano vendicare. Questi poeti dal Petrarca non furono ascoltati, il quale tutto esacerbato rispose loro che negli studi suoi aveva imparata la virtú di non offendere alcuno, ma che tanto trovandosi punto, non sapeva perdonare. Onde infocato d* ira e di desiderio di vendetta si presentò