Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso I.djvu/339

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disperati? e che la riputazione che gli onorati virtuosi si acquistano con l’esercizio delle buone lettere e con maneggiar la penna, sempre è oro fino di coppella? — Queste fine avendo avuto la causa del dottore, avanti Apollo si presentò Giovan Giorgio Trissino, famoso poeta vicentino, il quale prostratosi ai piedi di Apollo: — Sire — gli disse — delle buone lettere, è noto a Vostra Maestá che io, sfortunato, per rimediar a molti inconvenienti che fino al giorno di oggi apertamente si veggono nella lingua italiana, all’ora che pubblicai il mio poema d^W Italia liberata, primo di tutti cercai di introdurre nella mia lingua Vomicron, l’epsilon, l’omega e Paltre lettere greche che molto necessarie io stimava nella favella italiana; tutto affine di schivar le frequenti equivocazioni che per simile mancanza di lettere notoriamente vi si veggono. Nella quale impresa avendo io fatte spese molto gravi, contrassi que’ debiti per li quali ora mi trovo carcerato, mercé che gli uomini, che per naturale instinto « veteribus, etiam qua usus evidenter arguii, stare malunt », non hanno approvata quella mia nuova invenzione: e se tra la miseria mia e la rabbia de’ miei creditori non si frappone la misericordia di Vostra Maestá, io che in servigio delle buone lettere tanto ho sudato, nel puzzore di questo tetro carcere di mera necessitá sono per fornir i giorni miei. — Sopra modo compatí Apollo la miseria del Trissino, e l’interrogò se egli avea commoditá di pagare a’ suoi creditori qualche somma di danari il mese: a questo rispose il Trissino che piú non poteva consegnar loro di cinque scudi il mese. Apollo allora si rivoltò verso i creditori, e fece loro istanza che si contentassero di quel pagamento. Discortesemente risposero quelli, che volevano tutta la somma; e perché Apollo replicò loro se erano tanto inumani che da quel misero poeta volessero esser pagati col prezzo del sangue, con la solita inurbanitá risposero quei mercatanti che il Trissino o intieramente pagasse tutto quello di che andava debitore, o che cedendo ai beni, conforme le leggi pubblicate contro i falliti, portasse il cappel verde, ché ben soddisfatti si chiamavano di lui. Cosi fieramente per quella inumanitá si adirò Apollo, che levatosi in piedi e voltatosi verso