Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso II.djvu/13

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ALL’ILLUSTRISSIMO E REVERENDISSIMO

mio signore e padrone

singolarissimo

IL SIGNOR CARDINALE GAETANO.

È incredibile quanto la facilità della stampa abbia difficultato il negozio dello stampare, perché questa da morte a vita non solo ha risuscitati gli scritti, consumati già dalla vecchiezza e lacerati dal tempo, dei più famosi letterati antichi, ma di cosi gran quantità ha empiuto il mondo de’ nuovi, che gli amatori delle buone lettere con pochi danari hanno potuto provedersi di una molto numerosa supellettile di libri: cosa che ha cagionato che in infinito sia cresciuto il numero de’ virtuosi, dai quali felicemente essendo stata maneggiata la penna, hanno occupati i luoghi tutti dello scrivere anco più curiosi; e perché con la moltitudine delle materie ne’ letterati anzi si accende che punto si estingua la sete che perpetua hanno di sapere, gl’infiniti volumi delle dotte fatiche altrui hanno cagionato che il gusto de’ virtuosi non solo in una soverchia esquisitezza sopramodo si sia alterato, ma ch’abbia prorotto in una inesplebile aviditá di sempre voler cose nuove. Di maniera tale, che in questi tempi presenti quelli che con gli scritti loro vogliono eternarsi nella memoria degli uomini, fa bisogno che navighino fino alle Indie, se alla mensa dei tanto svogliati letterati moderni vogliono portar frutto alcuno che da essi sia ricevuto con