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Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso II.djvu/341

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INDICE 331

Ragguaglio XL — L’onorato titolo di «messere», dopo l’esser caduto nella miseria di una infelicissima condizione, vergognosamente è cacciato dal regno di Napoli ; né, come egli sperava, essendo stato ricevuto in Roma, per ultimo rifugio ricorre ad Apollo, dal quale gli è assegnata stanza di sua compiuta soddisfazione Pag. 164

Ragguaglio XLI — Di ordine di Apollo i censori di Parnaso avendo pubblicato un rigoroso editto contro gl’ipocriti, per un grave particolare, scoperto loro da Platone, sono forzati moderarlo » 166

Ragguaglio XLII — L’immensa mole dell’imperio ottomano, la quale anco dai piú intendenti politici era stimata eterna, cosi ora da se stessa va distruggendosi, che minaccia presentanea ruina » 168

Ragguaglio XLIII — Il prencipe di Elicona, per un suo ambasciadore mandato in Parnaso, ad Apollo chiede il privilegio di poter tra la nobiltá del suo Stato instituir la primogenitura; il quale da Sua Maestá gli vien negato » 169

Ragguaglio XLIV — Il duca d’Alva nel suo nuovo principato degli achei, con esquisita diligenza avendo fatto carcerare, uccidere e poi segretamente nelle stesse carceri sepellire due de’ primi soggetti di quello Stato, di cosi crudel azione essendo accusato, avanti Apollo sufficientemente difende se stesso » 174

Ragguaglio XLV — Un soggetto molto principale della provincia di Macedonia, con salario grande essendo stipendiato dal prencipe dell’Epiro, poiché venne in cognizione della vera cagione perché quelle pensioni gli erano pagate, magnanimamente le rifiuta » 177

Ragguaglio XLVI — Per l’infelice memoria della perdita delle Deche di Tito Livio, il decimo giorno di luglio è in Parnaso mesto e lugubre » 179

Ragguaglio XLVII — Avendo Apollo ad ogni nazione fabbricato il suo spedale de’ matti, per lo poco numero che se ne trovano tra’ fiorentini, lo sopprime; e le intrate di lui applica a quello de’ lombardi, per l’eccessivo numero che ve ne concorrono, aggravato da soverchia spesa e grandemente indebitato » 181

Ragguaglio XLVIII — I capitani da mare di Apollo in una loro congregazione avendo fatti molti decreti utili alle cose della milizia loro, Sua Maestá ordina che sieno intimati a’ cortigiani, e comandata loro la puntai osservanza di essi . . » 182

Ragguaglio XLIX — Natale Conti istorico, per avere in un congresso di letterati detto cosa che gravemente offese l’animo d’Apollo, da Sua Maestá severamente è punito ...» 184