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202 orlando innamorato [St. 7-10]

        Così dicendo, turbato se volta,
     Ed al nemico assai se è dilungato:
     La grossa lancia su la coscia ha tolta.
     E già da l’altra parte è rivoltato1
     Re Sacripante, e vien con furia molta;2
     E l’uno e l’altro insieme è riscontrato
     Con tal romore e con tanta roina
     Che par che il cel profondi e il mondo afina.

        L’un l’altro in fronte a l’elmo se è percosso,
     Con quelle lancie grosse e smisurate,
     Nè alcun per questo se è de l’arcion mosso;
     L’aste fino alla resta han fraccassate,
     Benchè tre palmi ciascun tronco è grosso.
     Già fan rivolta, ed hanno in man le spate,3
     E furïosi tornansi a ferire.
     Chè ciascun vole o vincere, o morire.

        Chi mai vide due tori alla verdura
     Per una vacca accesi di furore,
     Che a fronte a fronte fan battaglia dura
     Con voce orrenda e piena di terrore;
     Veggia qui duo guerrer senza paura,
     Che non stiman la vita per amore,
     Anci hanno e scudi per terra giettati,
     E la lor guerra fan da disperati.

        Or Sacripante al tutto se abandona,
     A due man mena un colpo dispietato.
     Gionselo in testa, e taglia la corona:
     Lo elmo non può tagliar, chè era incantato.
     Ma Agrican il colpisce alla persona,
     E sopra a un fianco l’ha forte piagato.4
     Ciascun di vendicarse ben procaccia,
     E rendonsi pan fresco per fogaccia.

  1. P. dilungato. La.... tolta, E.
  2. Mr. Re S. vien.
  3. T., Ml. e Mr. rivolte; T. son rivolti.
  4. P. impiagato.