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CANTO DECIMOTTAVO
Nel canto qua di sopra aveti odito
Quando Marfisa, quella dama acerba,
Tre cavallier in su il prato fiorito
Avea sfidati con voce superba.
Prasildo era omo presto e molto ardito,
Subitamente se mise per l’erba:
Benchè Ranaldo fosse il più onorato,
Lui prima mosse, senza altro combiato.
Quello scontrar che fie’ con la donzella
Roppe sua lancia, e lei già non ha mossa;
Ma lui de netto uscì fuor della sella,
E cadde al prato con grave percossa.
Alor parlava quella dama bella:
Su, presto, a li altri! che partir me possa.
Vedete qua il messaggio che me affretta,
Chè il re Agricane a battaglia me aspetta.