7 Questi due pesci viveno d’ôr fino.
Ora, per seguitar la mia novella,
Dico che ogni metallo ha in suo domìno
De oro e de argento Morgana la bella;
Ed è venuto per questo confino
Da lei mandata quella cucciarella
Per farte sempre in tua vita beato,
Poichè tre volte il suo corno hai suonato.
8 Chè non fo al mondo mai più cavalliero,
Qual lo suonasse la seconda volta,
Benchè molti provarno tal mestiero,
Ma sempre a tutti fu la vita tolta.
Or lascia adunque ogni tristo pensiero,
Franco barone, e il mio parlare ascolta,
Acciochè sappi la cosa compiuta,
Perchè la cuccia al corno sia venuta.
9 Morgana, della quale io t’ho parlato,
Quale è regina delle cose adorne,
Ha per il mondo un suo cervo mandato,
Che ha bianco il pelo e d’oro ambe le corne.
Quel per incanto a modo è fabricato,
Che in alcun loco mai non si soggiorne,
Ma sempre, via fuggendo a meraviglia,
Cerca la terra e non trova chi ’l piglia.
10 Nè se potrebbe per forza pigliare,
Senza l’aiuto di quella cuccietta;
Lei primamente lo sa ritrovare,
Poi lo caccia cridando con gran fretta.
Conviensi quella voce seguitare,
Perchè lor van legier come saetta;
La cuccia il caccia in pista con tempesta
Sei giorni integri, e al settimo s’arresta.