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482 orlando innamorato [St. 11-14]

         Ricordate, crudel, che a Monteforte,
     Per prender quel castello a tradimento,
     Il franco re Balante ebbe la morte,
     E ciò fu ben di tuo consentimento,
     Chè stavi apresso a Carlo Magno in corte;
     Nè ti bastando il core o l’ardimento
     Di scontrarti con lui sopra al sentiero,
     Altrui mandasti, e fu morto Rugiero.

         Queste parole et altre più diverse
     Dicea Ranaldo con voce rubesta.
     Ora più oltra il conte non sofferse,
     Ma contra lui se mosse a gran tempesta;
     Ciascadun sotto il scudo si coperse,
     E con alto furor la lancia arresta,
     E vengonsi a ferir con ardimento:
     Sembrâr quei duo destrier folgor’e vento.

         Come nel celo, o sopra la marina,
     Duo venti fieri, orribili e diversi
     Scontrano insieme con molta roina,
     E fan conche e navigli andar roversi;
     E come un rivo dal monte declina,
     Con sassi rotti et arbori dispersi;
     Così quei duo baron pien di valore
     Se urtarno con altissimo rumore.1

         Non fu piegato alcun di loro un dito,
     A benchè delle lancie smisurate
     Ciascun troncone insino al celo è gito.
     Già son rivolti et han tratto le spate;
     Nè intorno fu Pagan cotanto ardito
     Che non se sbigotisse in veritate,2
     Quando l’un l’altro rivoltò la faccia
     Piena de orrore e de ira e de minaccia.

  1. T., Ml. e P. se urtarno.
  2. T. sbigottisce.