Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/107

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[St. 63-66] libro ii. canto v 97

63 Sì che, figlio mio caro, io te scongiuro
     Per nostro amore e tua virtù soprana,
     Che non ti para questo fatto duro
     Di ritrovar Gradasso in Sericana;
     E questa sera, come il cel sia scuro,
     Potrai callar nell’oste in su la piana,
     Chè quella gente ne stima sì poco,
     Che non fa guarda al campo in verun loco. -

64 Sacripante non fie’ molte parole,
     Come colui che ha voglia de servire,
     E de altro nella mente non si dole,
     Se non che presto non si può partire;
     Ma come a ponto fu nascoso il sole,
     E cominciosse il celo ad oscurire,
     Iscognosciuto, come peregrino,
     Per mezo l’oste prese il suo camino.

65 Nè mai sopra di lui fu riguardato;
     Va di gran passo e porta il suo bordone,
     Ma sotto la schiavina è bene armato
     Di bona piastra, ed ha il brando al gallone.
     Rimase Galafrone assedïato
     Con la sua figlia nel forte girone;
     E Sacripante, che de andare ha cura,
     Trovò nel suo vïaggio alta ventura.

66 Questa odirete, come l’altre cose
     Che insieme tutte quante sono agionte.
     E seran ben delle meravigliose,
     Perchè fu in India al Sasso della Fonte;
     Ma primamente, gente dilettose,
     Io ve vorò contar di Rodamonte:
     Di Rodamonte vo’ contarvi in prima,
     Che una vil foglia il suo Macon non stima,

27. Mr. omm. ben. — 80. MI., Mr. e P. cantar. - 81. MI., Mr. e 1*. cantarvi. BouRPO. Orlando innamorato. Voi. II. 7