Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/216

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206 orlando innamorato [St. 35-38]

35 E voglio dirvi il fatto tutto intiero,
     Perchè più non andati dimandando.
     Al nostro re non fa più de mistiero
     La presa de’ baroni andar cercando,
     Però che in corte è preso un cavalliero,
     Qual per il mondo è nominato Orlando;
     Or potrà aver per contracambio il figlio,
     Che è ben di nome e di bellezza un ziglio.

36 Ma bene è ver che un cavallier pagano,
     Qual mostra esser di lui perfetto amico,
     Lasciato fu dal nostro re soprano,
     E tornar debbe al termine ch’io dico,
     E menar Zilïante a mano a mano,
     Benchè io non stimo tal promessa un fico;
     Ma il re certo avrà il figlio a suo comando,
     Se in contraccambio là vi pone Orlando. -

37 Astolfo se mutò tutto di faccia
     E più di core, odendo racontare
     Che il conte era pur gionto a quella traccia,
     E il guardïano alor prese a pregare,
     - German, - dicendo - per Macon ti piaccia
     Una ambasciata a l’alto re portare,
     Che sua corona in ciò mi sia cortese,
     Ch’io veda Orlando, che è di mio paese. -

38 Sempre era Astolfo da ciascuno amato,
     Or non bisogna ch’io dica per che;
     Onde il messaggio subito fu andato,
     E l’ambasciata fece ben al re.
     Già Brandimarte prima era lasciato,
     Entro una zambra sopra a la sua fè,
     Ma disarmato; e sempre mai de intorno
     Stava gran guarda tutta notte e ’l giorno.