Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/232

Da Wikisource.
222 orlando innamorato [St. 35-38]

35 Pur gli rispose che era salvo e sano:
     Ma per vergogna è nel viso vermiglio.
     Così tornando, con Orlando a mano,
     Venne per caso a rivoltare il ciglio,
     E veggendo Bardin disse: - Ahi villano!
     Or che facesti, ladro, del mio figlio?
     Pigliàti presto presto il traditore,
     Qual già mi tolse il mio figliol maggiore. -

36 A quella voce fu il sargente preso,
     E lui dimanda sol de essere odito,
     Onde di novo avanti al re fu reso,
     E contò a ponto come era fuggito
     Per mare in barca; ed in terra disceso,
     Il figlio entro una rocca avea nutrito,
     Nè si sapendo il nome in quella parte
     De Bramadoro il fece Brandimarte.

37 Nome avea Bramadoro, essendo infante,
     Quel Brandimarte che or era pregione.
     El fu figliolo a questo Manodante;
     E quel Bardino per desperazione
     Chè ’l re il battette dal capo alle piante,
     Fosse per ira, o per sua fallisone,
     Ciò non so dir, ma via fuggì Bardino
     E Bramador portò, quel fanciullino.

38 Da poi che l’ebbe a quel conte venduto,
     Dico a Rocca Silvana, come ho detto,
     E’ fu del male alquanto repentuto,
     E là rimase sol per suo rispetto;
     E, sin che ’l giovanetto fu cresciuto,
     Non se partitte mai de quel distretto,
     E Brandimarte a lui sempre ebbe amore,
     Onde il lasciò per suo governatore.

y. MI., Mr. e P. sorgente. ■- 18. T. e Mr. ora; P. il quale è or. - 19. T., MI. e P. /? fu. — 21. Mr. batte ; P. batteva.