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24 orlando innamorato [St. 3-6]

3 E mentre che Agramante e sua brigata
     Va cercando Rugier, qual non se trova,
     Ranaldo, che ha la mente anco adirata,
     Poi che visto non ha l’ultima prova
     Della battaglia ch’io ve ho racontata,
     Sempre il sdegno crudel più si rinova:
     Dico della battaglia ch’io contai,
     Ch’ebbe col conte con tormento assai.

4 Nè sa pensar per qual cagion partito
     Sia il conte Orlando da quella frontera,
     Perchè nè l’un nè l’altro era ferito,
     Poco o nïente d’avantaggio vi era.
     Ben stima lui che non serìa fuggito
     Mai con vergogna per nulla maniera:
     Ma, sia quel che si voglia, è destinato
     Sempre seguirlo insin che l’ha trovato.

5 Poi che venuta fu la notte bruna,
     Armase tutto e prende il suo Baiardo,
     E via camina al lume della luna.
     Astolfo a seguitarlo non fu tardo,
     Chè vôl con lui patire ogni fortuna.
     Iroldo è seco e Prasildo gagliardo;
     E già non seppe la forte regina
     De lor partita insino alla mattina.

6 E mostrò poi d’averne poca cura,
     O sì o no che ne fusse contenta.
     Cavalcano e baroni alla pianura
     D’un chiuso trotto, che giamai non lenta.
     Ora passata è via la notte scura,
     E l’aria de vermiglio era dipenta,
     Perchè l’alba serena, al sol davante,
     Facea il ciel colorito e lustrigiante.

8. MI. e Mr. omm. ha: P. la mente anco ha ad. — 12. T. e niente. 30. P. era or.