Pagina:Boiardo - Orlando innamorato II.djvu/413

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[St. 11-14] libro ii. canto xxiv 403

11 Questo da quella e quel da questa banda
     Armi e persone tagliano a traverso;
     Il re Carlone a Dio si racomanda,
     Chè, come gli altri, di stupore è perso,
     Benchè per tutto provede e comanda;
     Ma tanto è il crido orribile e diverso
     Di gente occisa e de arme il gran rumore,
     Che non intende alcun lo imperatore.

12 Ma ciascaduno, ove meglio far crede,
     Corre alla zuffa come disperato;
     Ben vi so dir, se Dio non gli provede,
     Che Carlo questo giorno è disertato,
     E rimarrà la Francia senza erede,
     Chè ogni barone a quel campo è tagliato,
     Ed è occiso anco il popol più minuto
     Da Rodamonte insieme e Feraguto.

13 Dal destro lato intrò re Rodamonte
     Col brando di Nembrot ad ambe mano,
     E partì Ranibaldo per la fronte,
     Duca de Anversa, che è bon cristïano.
     Da poi Salardo, che de Alverna è conte,
     Taglia a traverso e lascia morto al piano;
     Ugo e Raimondo trova il maledetto,
     L’un sino al collo e l’altro fende al petto.

14 Quel di Cologna, e questo era Picardo:
     Il Saracino a terra gli abandona,
     E gli altri occide senza alcun riguardo
     Quel re che di prodezza è la corona;
     Nè di lui Feraguto è men gagliardo,
     Chè meraviglia fan de la persona:
     Ranier di Rana, il patre de Oliviero,
     Ferito a morte abatte del destriero;