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1 La più stupenda guerra e la maggiore
Che racontasse mai prosa nè verso,
Vengo a contarvi, con tanto terrore
Che quasi al cominciare io me son perso;
Nè sotto re, nè sotto imperatore
Fu mai raccolto esercito diverso,
O nel moderno tempo, o ne lo antico,
Che aguagliar si potesse a quel che io dico.
2 Nè quando prima il barbaro Anniballe,
Rotto avendo ad Ibero il gran diveto,
Con tutta Spagna ed Africa alle spalle
Spezzò col foco l’Alpe e con lo aceto;
Nè il gran re persïano in quella valle
Ove Leonida fe’ l’aspro decreto,
Con le gente di Scizia e de Etïopia
Ebbe de armati in campo maggior copia,