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134 orlando innamorato [St. 11-14]

11 Così dicendo salta della sella
     E il corsier per la briglia li presenta.
     Bradamante, che vide la donzella
     Nel viso di color de amor dipenta,
     E gli occhi tremolare e la favella,
     Dicea tra sè: "Qualche una mal contenta
     Serà de noi e ingannata alla vista,
     Chè gratugia a gratugia poco acquista."

12 Così tra sè pensando, Bradamante
     Disse alla dama: - Questo dono è tale
     Che a meritarlo io non serìa bastante:
     Se ben tutto mi dono, poco vale.
     Ma il dar per merto è cosa di mercante,
     E voi, che aveti lo animo regale,
     Degnareti accettarmi quale io sono,
     Che il corpo insieme e l’anima vi dono. -

13 - Ciò non rifiuto, - disse Fiordespina -
     Nè di cosa ch’io tengo, più me esalto;
     Non fece mai, che io creda, un don regina,
     Che ne pigliasse guidardon tanto alto. -
     Bradamante tacendo a lei se inclina,
     E sì come era armata prese un salto,
     Che avria passato sopra una ziraffa;
     Salì a destriero, e non toccò la staffa.

14 La Saracina a quello atto se affisse,
     Con gli occhi fermi e di mirar non saccia,
     Poi chiamando e compagni intorno, disse:
     - Per me, non per voi fatta è questa caccia.
     Se al mio comando alcun disobidisse,
     Serà caduto nella mia disgraccia,
     Che meglio vi serà cader nel foco:
     Vo’ che ciascun stia fermo nel suo loco.

6. T. e Mr. qualche una. — 10. P. ijuello. — 11. T. sera; Mr. omm. io. 18. Mr. cose.