Pagina:Bois - Sui confini della scienza della natura,1928.djvu/91

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i partiti religiosi dominanti si permettono contro chi la pensa in altro modo, si unirono a tali astruse controversie tanto più facilmente quanto meno c’entrava intelligenza e sincero sforzo verso la verità.

Quanto diversamente il tempo nostro considera il problema del libero arbitrio! La conservazione dell’energia afferma che, come la materia, giammai la forza sorge o si distrugge. La condizione del mondo intero e quella pure d’un cervello umano, sono in ogni istante l’assoluto effetto meccanico della condizione d’un istante precedente, e l’assoluta causa meccanica della condizione dell’istante che verrà poi. Che sotto date circostanze possa, di due cose, succedere una o l’altra, è inconcepibile. Le molecole cerebrali possono cadere sempre soltanto in un dato modo, con altrettanta sicurezza come i dadi dopo che sono usciti dal bossolo. Se una molecola si allontanasse dal suo posto o dalla sua via senza causa sufficiente, sarebbe un miracolo tanto grande quanto quello di Giove che uscisse dalla sua elittica e sconvolgesse il sistema planetario. Se dunque, come crede il monismo, le nostre idee e i nostri sforzi, come pure gli atti della nostra volontà sono necessarie e univoche manifestazioni accompagnatorie dei movimenti e della posizione delle nostre molecole cerebrali, appare evidente che non c’è alcun libero arbitrio; per il monismo il mondo è un meccanismo, e un meccanismo non è luogo adatto per il libero arbitrio.

Il primo al quale il mondo materiale si of-