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Pagina:Bollettino delle leggi e disposizioni della Repubblica Romana (1849).pdf/1017

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con grave perdita. Pei particolari di questo fatto, glorioso alle nostre armi, pubblico il seguente estratto di un rapporto inviatomi dal prode Generale di Divisione, Garibaldi.

Cittadino Generale in Capo:

Ad un’ora dopo mezzanotte, il nemico tentò un secondo attacco, ed assaliva il nostro fianco destro, irrompendo verso il Vascello comandato dal Tenente Colonnello Medici; e sul lato sinistro alla Casetta, sotto il comando del Maggiore Cenni.

Io godo vivamente nel parteciparvi come eroicamente si mantennero i nostri, e forti lo respinsero.

La foltissima nebbia che avvolgeva le cose, rese più interessante il conflitto; in questa occasione i nostri Soldati diedero prova della loro solerzia, e del loro amore alla causa.

Molti cadaveri, che giacciono ancora insepolti sul Campo nemico, ne fanno testimonianza.

E qui il più alto encomio devesi in generale al distaccamento Medici, Melara, e bersaglieri Manara per l’ala destra; e per l’ala sinistra poi, il Maggior Cenni dello stato maggiore della Divisione; della legione Arcioni il Capitano Joanny, il Capitano Bailly, Capitano Romagnoni, primo Tenente Carlotti, sotto-Tenente Bonnet, sotto-Tenete Gonelli, ed il Tenente Bellonghi, non che tutti i Soldati di questo Corpo. Del Reggimento Unione si distinsero il Capitano Colombari ed il Tenente Dezzi. I soldati sono quei medesimi, che non ha guari si coraggiosamente difesero la Casetta vicino al Vascello.