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hanno combattuto oggi sotto i miei occhi corpo a corpo coi soldati Gallo-Russi, e guidati dai loro bravi officiali hanno fatto prodigi di valore per distruggere le opere di assedio del nemico.
Il Maggiore Panizzi che lo comandava è caduto, per nostra sventura, morto sul campo di battaglia, ma da valoroso qual’era; uno anch’esso fra i tanti martiri della santissima causa italiana.
Incontrarono la stessa sorte gloriosa i due officiali Cremonini e Giordani, qualche altro fu ferito: ma le perdite del nemico furono maggiori senza paragone; il furore dei nostri era al colmo e quando per uccidere mancò la munizione per un istante, quei bravi si rivolsero ai sassi, e strapparono le bajonette dalle mani del nemico.
In questo combattimento accanito il Generale Bartolommeo Galletti diede prove di fermezza e di valore, accorrendo là dove il pericolo lo chiamava. Fu ferito il suo Ajutante di campo, il Capitano Warne.
Il nemico ci troverà pronti a combatterlo coraggiosamente in ogni fazione, finchè una completa vittoria non verrà a liberare questa città da un assedio iniquo e sleale, e da una guerra fatta dal francese per una cagione ch’egli stesso si vergogna di confessare.
Roma 12 Giugno 1849.
Jeri le truppe situate fuori di Porta del Popolo combatterono il nemico per l’acquisto di alcune casine. Si distinse particolarmente il Bat-