Pagina:Bonaccorsi - Vangeli apocrifi.pdf/107

Da Wikisource.

— 69 —

partorì. E disse alla levatrice: «Che ho partorito?». E quella disse:

«Una bimba». E disse Anna: «E stata magnificata l’anima mia in questo giorno»1. E pose a giacere la bambina. Compiuti poi che furono i giorni2, Anna si purificò, e diede la poppa alla bambina, e le pose nome Maria3.

VI.

1. Di giorno in giorno la bambina si fortificava. E quando raggiunse i sei mesi, la sua mamma la pose a terra, per tentare se stava ritta. E quella fatti sette passi tornò in grembo a lei. E (la mamma) la prese, dicendo: «Com’è vero che vive il Signore mio Dio, non camminerai su questa terra, finché non ti condurrò nel tempio del Signore».

E fece un santuario nella camera di lei, e nulla di profano4 e d’impuro non lasciava passar per le sue mani5. E chiamò le figlie degli Ebrei, ch’eran senza macchia, e la trastullavano6.

2. Quando la bambina ebbe un anno, Gioacchino fece un gran convito (Gen., 21, 8)7, e invitò i sacerdoti e gli scribi e il consiglio degli Anziani e tutto il popolo d’Israele. E presentò Gioacchino la bambina ai sacerdoti e la benedissero dicendo: «Dio de’ padri nostri, benedici questa Figliuola e dàlle un nome rinomato in eterno in tutte le generazioni» (Lc., 1, 48). E disse tutto il popolo: «Così sia, così sia, amen». E la presentò, ai sommi sacerdoti, e la benedissero

  1. Cfr. Lc. 1, 46. In altri codici la dipendenza è più accentuata: ἐμεγάλυνεν (μεγαλύνει) ἡ ψυχή μου τὸν κύριον, ovvero ἐμεγάλυνεν κύριος τὴν ψυχήν μου.
  2. Passati cioè i giorni della sua impurità legale ch’erano sette per la nascita d’un maschio, quattordici per quella d’una bambina. Cfr. Lev. XII, 2, 5.
  3. Nel De Nativitate c. 5, il nome di Maria fu imposto alla bimba iuxta mandatum angelicum.
  4. Πᾶν κοινόν, è asserzione, in questo senso, propria dell’uso biblico.
  5. E quindi per la sua bocca. Il greco genericamente: δι᾽ αὐτῆς.
  6. Διεπλάνων, come si legge nei migliori manoscritti, non vale qui seducebant (Postel), ma, ovvero «portavan qua e là», ovvero, ch’è più probabile, divertivano» significato che non ha in greco esempi più antichi ma ch’è illustrato appunto dal nostro «divertire» (lat. divertere, devertere). Ond’è inutile la congettura del Fabricius διέπλυνον = «lavavano». Un cod. parigino ha Sunxóvouv che, secondo il Thilo, «aptissimum fundit sensum non diversum ab eo quem Fabricius coniectura sua loco voluit restitui».
  7. Una festa per celebrare l’anniversario della nascita era sconosciuta ai Giudei. Qui prende il posto del banchetto per il divezzamento ricordato già in Gen. 21, 8 a proposito d’Isacco.