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non ricerchi (più) il babbo o la mamma». E Gioacchino disse: «Aspettiamo»1.
2. E la bimba ebbe tre anni, e disse Gioacchino: «Chiamate le figlie degli Ebrei, che son senza macchia, e prendano ciascuna una fiaccola2, e (le fiaccole) stiano accese, affinché la bimba non si volti indietro, e non sia rapito il suo cuore fuori dal tempio del Signore3. E quelle fecero così, fino a che furon salite nel tempio del Signore. E il sacerdote l’accolse4, e baciatala la benedisse ed esclamò: «Il Signore ha magnificato il tuo nome in tutte le generazioni5: in te, all’ultimo de’ giorni (1 Pet., 1, 20), manifesterà il Signore la sua redenzione ai figli d’Israele».
3. E la fece sedere sul terzo gradino dell’altare6, e il Signore Iddio la rivestì di grazia, ed ella danzò sui suoi piedini e tutta la casa d’Israele la prese a ben volere7 (1 Reg., 18, 16).
- ↑ Cfr. in I Reg. 1, 21-23 un dialogo analogo tra Anna e il marito Elcana.
- ↑ Λαβέτωσαν ἀνὰ λαμπάδα: in senso distributivo singulae singulas lampadas, come in Mt. 20, 9 ἔλαβον ἀνὰ δηνάριον Vlg. acceperunt singulos denarios. Similmente più sotto VIII, 3 ἐνεγκάτωσαν ἀνὰ ῥάβδον, «portino ciascuno una verga».
- ↑ La compagnia delle donne ebree e le fiaccole accese dovevan distrarre la bimba, sicchè non pensasse alla casa paterna.
- ↑ Dalla storia di Samuele (1 Reg. 1) e dal nostro apocrifo deriva senza dubbio l’affermazione di Sant’Epifanio (Ancor. LX), che i primogeniti d’Israele, maschi e femmine, solevano esser consacrati al servizio di Dio nel tempio, e v’erano allevati sino alla pubertà. La leggenda del Protovangelo nata a quanto sembra da una generalizzazione, storicamente falsa, del fatto di Samuele e la sua falsa interpretazione d’altri passi biblici (cfr. Ex. 13, 2; 34,19; Lev. 27, 26 ecc.; Lc. 2, 22 sgg.), passò poi in altri apocrifi e in parecchi scrittori ecclesiastici. Un manoscritto aggiunge qui il nome di Zaccaria (καὶ ἐδέξατο αὐτὴν Ζαχαρίας ὁ ἱερεύς): cfr. VIII, 3 e gli ultimi capi del Protovangelo (XXII-XXIV).
- ↑ Cfr. Lc. 1, 48 μακαριοῦσιν με πᾶσαι αἱ γενεαί. L’aoristo ἐμεγάλυνεν rappresenta la cosa come già fissata negli eterni decreti di Dio, e quindi certissima.
- ↑ Che probabilmente, per l’autore, è il gradino più alto. Ma i rifacimenti latini parlano di 15 gradini: cfr. Ps.-Mt. IV: quae cum posita esset ante templum Domini, quindecim gradus ita cursim, ascendit, ut penitus non aspiceret retrorsum; e similmente De nativitate Mariae, VI, 1, dove i 15 gradini son messi in relazione con i 15 salmi graduali (Ps. 119-133); iuxta quindecim graduum psalmos, e dove si spiega anche il perché di tanti gradini: nam quia templum erat in monte constitutum, altare holocausti quod forinsecus erat adiri nisi gradibus non valebat.
- ↑ La scena della presentazione di Maria al tempio (ἡ ἐν τῷ ναῷ εἴσοδος τῆς ὑπεραγίας Θεοτόκου) è una delle più frequentemente rappresentate nell’arte cristiana del sec. XIV in poi; notissimo è il capolavoro di Tiziano.