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rideva. E le disse: «Maria, che cos’hai, che vedo il tuo viso ora ridente, ora attristato?» E disse Maria a Giuseppe: «E perché vedo con i miei occhi due popoli, uno che piange e fa cordoglio, e un altro ch’è lieto ed esulta»1.

3. E giunsero a mezza strada2 e gli disse Maria: «Calami giù dalla ciuca, perché quel ch’è in me mi pressa per venire alla luce»3.

E la calò giù dalla ciuca e le disse: «Dove potrò io condurti e mettere a riparo il tuo pudore?4 Il luogo è deserto».

XVIII.

1. E trovò una grotta colà e ve la condusse dentro5 e lasciò i suoi figliuoli presso di lei e uscì a cercare una levatrice [ebrea] nella terra di Betlemme.

  1. Lo Ps.-Mt. c. XIII intende il popolo giudeo e il popolo de’ pagani. E così pure lo Harnack e altri moderni. Altri, come il Meyer, intende generalmente gl’increduli e i credenti. C’è ad ogni modo una chiara allusione alla profezia di Simeone (Le. 2, 34).
  2. E ovvio intendere a mezza strada dell’intero viaggio e non già a mezza strada a partir dal punto dove s’era voltato la prima volta. Pertanto, poiché la metà della strada è a meno di tre miglia da Betlemme, l’intero viaggio non arrivava alle sei miglia..
  3. L’espressione ἐπείγει με προελθεῖν dovrebbe spiegarsi regolarmente «mi spinge ad avanzare», ch’è evidentemente assurdo. Il senso non può essere che quello dato nella traduzione. Ovvero deve supporsi la caduta di un μή dopo il με e intendere «mi pressa, impedendomi d’andar oltre»?ωcfr. il vangelo arabo dell’infanzia c. II. In qualche codice è omesso il με, ciò che rende meno dura la costruzione, «ha fretta di venir fuori». Altre varianti: προσελθεῖν, ἐξελθεῖν, τοῦ προελθεῖν.
  4. Τὴν ἀσχημοσύην, che propriamente vale «l’indecenza». La frase ha molte varianti ne’ manoscritti.
  5. La contraddizione col racconto evangelico è evidente. Non già perché Luca accenna a una stalla e il Protovangelo parla di una grotta: la stalla di Luca poteva benissimo trovarsi, e si trovava probabilmente, in una grotta, com’è tradizione antichissima, attestata già da Giustino (dial. 78) verso la metà del II secolo. (Origene c. Celsum I, 51 afferma che la grotta si mostrava a Betlemme a’ suoi tempi; cfr. Hier. ad Paulin. 58, 3). La contraddizione è in ciò, che Luca fa nascere Gesù in Betlemme (il che non esclude le adiacenze immediate), il Protovangelo, invece, in pieno «deserto », lontano dal villaggio («a mezza strada»). Cfr. Ps.-Mt. XIII, 2; il vangelo arabo dell’infanzia c. II e il vangelo armeno dell’infanzia c. VIII. (Peeters, p. 2 e 123 sg.). La «grotta» non si trova raffigurata nell’arte occidentale più antica: i sarcofagi romani del IV secolo hanno sempre e solo la «stalla» evangelica. Solo più tardi, ne’ musaici, appare la «grotta».