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XX.

1. Ed entrò la levatrice e disse a Maria: «Mettiti per bene, per ché non lieve contrasto c’è intorno a te». E Salome cacciò il suo dito nella natura di lei, e (subito) mandò un grido e disse: «Guai alla mia iniquità e alla mia incredulità, perché ho tentato Iddio vivente, ed ecco la mia mano cade ora da me bruciata».

2. E piegò le ginocchia davanti al Signore, dicendo: «O Dio de’ miei padri, ricordati di me, che son stirpe d’Abramo e d’Isacco e di Giacobbe.

Non far di me un esempio1 per i figli d’Israele, ma rendimi ai poveri2; poiché tu sai, o Signore, che nel tuo nome io compivo le mie cure, e la mia mercede la ricevevo da te».

3. Ed ecco un angelo del Signore (le) apparve, dicendole: «Salome, Salome, il Signore t’ha esaudito: accosta la tua mano al bambino e prendilo su, e sarà per te salute e gioia».

4. E Salome s’avvicinò e lo prese su, dicendo: «Io l’adorerò, perché un gran re è nato ad Israele». Ed ecco subito Salome fu guarita e uscì dalla grotta giustificata (Lc., 18, 14). Ed ecco una voce che diceva:

«Salome, Salome, non propalare le meraviglie che hai visto3, sino a che il fanciullo non sia entrato in Gerusalemme».

XXI.

1. Ed ecco Giuseppe si preparò a partir per la Giudea4. E un gran trambusto ci fu in Betlemme di Giudea, perché eran venuti

    contentano del ἐὰν μὴ ἐρευνήσω κτλ. (più sotto: καὶ ἐσημειώσατο αὐτὴν ἡ Σαλώμη e simili); il Meyer che nega ogni traccia del Vangelo di Giovanni nel nostro apocrifo, ritiene che si tratti di un adattamento posteriore alle parole di Giovanni: forse a torto.

  1. Nel senso di: non mi colpire d’una severa punizione che serva d’esempio.
  2. Il roïç лévηow è spiegato dall’inciso seguente; al quale non avendo badato qualche copista ha mutato il πένησιν in γονεῦσί (μου). Altri serive ἀπόδος μοι τὴν χεῖρα μου ονν. τὴν ἐμὴν ὁλοκληρίαν, «rendimi la mia mano, la mia integrità», o ha una frase generica come ποίησον μετ᾿ ἐμοῦ ἔλεος, «usami misericordia».
  3. Similmente nei sinottici Gesù proibisce alle persone che ha guarito, che parlino ad altri del miracolo (Mt. 8, 4; Mc. 7, 36 ecc.). La propalazione della nascita prodigiosa di Gesù avrebbe nociuto al racconto del c. XXI.
  4. Come se Betlemme non fosse in Giudea. Così più sotto è detto de’ magi che furono avvertiti dall’angelo di non entrar nella Giudea.