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al Vangelo secondo gli Ebrei; altri ha pensato al Vangelo secondo gli Egiziani. Si tratta certo di un antico vangelo, appartenente con ogni probabilità alla prima metà del II secolo. Fu pubblicato anche a parte: Grenfell and Hunt, Fragment of an uncanonical Gospel from Oxrhyncus, Oxford
1908. Cfr. A. Büchler in «The jewish Quarterly Review» 1908, p. 330-346; Preuschen in «Ztschr. f. neut. Wissensch.» 1908, p. 1-11; Lagrange in «Rev. bibl.» 1908, p. 538-553; H. B. Swete, Zwei neue Evangelien fragmente, Bonn (Lieztzmann kl. Text.) 1908 (1924); Riggenbach, Das Wort Jesu im Gespräch mit dem pharisäischen Hohenpriester nach dem Oxyrhynchus-Fragment V, n. 840, in «Ztschr. f. die neut. Wissensch.», XXV, 1926, p. 140-144.
e) Oxyrh. Pap., VIII 1911, n. 1081 (III-IV sec.). Piccolo framento d’un vangelo gnostico, contenente un dialogo di Gesù con i discepoli.
f) Oxyrh. Pap. X, 1914, n. 1224 (principio del IV sec.). Breve risposta di Gesù a chi lo beffava perchè si sedeva a mensa coi peccatori.
g) Oxyrh. Pap. X, 1914: cfr. Greek Papyri num. 10735 (IV sec.): testo assai guasto.
h) Oxyrh. Pap. XI, 1915, n. 1384 (V sec.).
i) Berlin. Pap. 11710 (VI-VII sec.): due foglietti, ch’eran cuciti insieme per servir probabilmente come amuleto. Breve frammento d’un dialogo tra Natanaele e Rabbi (Gesù), derivato in sostanza da Jo. 1, 49 coll. 1, 29, ma con l’aggiunta di una curiosa risposta di Cristo a Natanaele: πορεύου ἐν τῷ ἡλίῳ, «va’ nel sole», ovvero «cammina nel sole», che potrebbe essere uno spunto manicheo (cfr. Aug. De haer. 46 ecc.).
8. I papiri dell’Egitto ci han dato inoltre un’importante collezione di Λόγια Ἰησοῦ Un primo papiro, scoperto in Oxyrhynchus (Behnesa) da Grenfell e Hunt (un foglietto di libro; principio del III sec.) e pubblicato nel 1897 (Oxyrh. Pap. I, 1), conteneva sette o otto detti del Signore; un secondo papiro, scoperto ivi stesso nel 1903 (Oxyrh. Pap. IV, 654), ci dava altre 42 righe di detti di Gesù (scritti a tergo d’un rotolo concernente appezzamenti di terreno: manoscritto assai mutilo del 300 circa): e i più videro nel secondo papiro il principio d’una collezione di Λόγια, alla quale apparterrebbero anche i Λόγια precedentemente scoperti1. Poichè la fine del primo detto di questa seconda serie ricorre in una citazione di Clemente Alessandrino dal Vangelo secondo gli Ebrei, congetturarono alcuni che i Λόγια, fossero un estratto di questo vangelo, ed è tuttora l’opinione di White2, Harnack e Preuschen pensarono invece al vangelo secondo gli Egiziani3; altri (cfr.
- ↑ Vedi White p. XXIV s. Ma il Reitzenstein, per esempio, e il Waitz (in Hennecke, Apokryphen2, p. 51) non accettano tale opinione, che è a loro avviso affatto inverosimile.
- ↑ Come pure, in parte, del Waitz, rispetto ai Λόγια del secondo papiro.
- ↑ Ad esso il Waitz non sarebbe troppo alieno d’attribuire i Λόγια del pap. n. 1.