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Pagina:Bonaccorsi - Vangeli apocrifi.pdf/253

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della sua intenzione non sembrano, agli occhi miei, aver nulla di comune con gli uomini. Costui pertanto non so se un mago sia o un dio: o per certo un angelo di Dio parla in lui1. Donde sia, donde venga o che abbia a divenire, non lo so».

4. Allora Gesù con lieto volto, sorridendo di lui, disse con (tono di) comando a tutti i figliuoli d’Israele ch’eran presenti e udivano: «Fruttifichino gl’infruttuosi, e i ciechi ci vedano, e camminino bene gli zoppi2, e i poveri fruiscano di beni, e risorgano i morti, affinché ciascuno ritorni al suo primiero stato e in quello resti, ch’è la radice della vita e della dolcezza perpetua». E come il bambino Gesù ebbe detto questo, subito furon ristabiliti quelli ch’eran caduti in tristi infermità. E non s’osava più dirgli alcunché o udirlo da lui.

XXXII.3

Dopo ciò Giuseppe e Maria se n’andarono di là, insieme con Gesù, nella città di Nazaret; ed egli era lì con i suoi genitori. Colà un giorno di sabbato, mentre Gesù giuocava con (altri) ragazzi sulla terrazza d’una casa, accadde che uno de’ ragazzi ne rovesciò un altro dalla terrazza giù sulla terra, e questo morì. I parenti del morto, che non avevan visto la cosa, gridavan contro Giuseppe e Maria, dicendo: «Vostro figliuolo ha buttato in terra il nostro, ed è morto!». E Gesù taceva e non rispondeva loro nulla. Allora Giuseppe e Maria n’andarono frettolosi da Gesù, e sua madre (l’) interrogava dicendo «Signor mio, dimmi se l’hai buttato tu in terra». E subito Gesù scese giù dalla terrazza, e chiamò il ragazzo col suo nome di Zenone. E quello gli rispose: «Signore». Gli disse Gesù: «Sono io che t’ho precipitato giù in terra dalla terrazza?». Quegli rispose: «No, Signore». E si meravigliarono i parenti del ragazzo ch’era morto, e onoravan Gesù per il prodigio compiuto. E Giuseppe e Maria insieme con Gesù se n’andaron di là a Gerico.

XXXIII.4

Gesù aveva sei anni, e sua madre lo mandò con una brocca ad attinger acqua alla fonte insieme con i bimbi. E accadde dopo attinta l’acqua che uno de’ bimbi gli dètte una spinta, e rovesciò la brocca e la fracasso.

  1. E perciò voleva che fosse appeso a una gran croce!
  2. Cfr. Mt. 11, 5.
  3. Cfr. Ev. Thom. IX.
  4. Cfr. Ev. Thom. XI.