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Pagina:Bonaccorsi - Vangeli apocrifi.pdf/261

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nulla poteva imparar dagli uomini colui che (già) dal solo Iddio aveva scienza perfetta.

2. Or come Gesù entrò a scuola, guidato dallo Spirito Santo prese il libro di mano al maestro che insegnava la legge, e dinanzi a tutto il popolo che lo vedeva e udiva, cominciò a leggere, non già ciò ch’era scritto nel loro libro; ma parlava nello spirito del Dio vivente, come un torrente d’acqua uscisse fuori da una fonte viva e la fonte restasse sempre piena. E con tanta forza insegnava al popolo le grandezze del Dio vivente, che il maestro stesso cadde in terra e l’adorò. Il cuore poi del popolo là seduto, che l’aveva udito dir tali cose, fu preso da stupore. All’udir questo, Giuseppe venne di corsa da Gesù, temendo che il maestro stesso non avesse a morire. Ma il maestro, vistolo gli disse: «Tu non m’hai dato un discepolo, ma un maestro: e chi può sostener le sue parole?» Allora si compì ciò ch’era stato detto dal salmista: «Il fiume di Dio fu ripieno d’acqua. Hai preparato il loro cibo, poiché tale è la preparazione di esso» (Ps., 64, 10).

XL.1

Dopo ciò se n’andò Giuseppe di là insieme con Maria e Gesù per recarsi alla marittima Cafarnao, a cagione della malizia degli uomini suoi avversari. E mentre Gesù abitava in Cafarnao, c’era nella città.

un certo uomo di nome Giuseppe, assai ricco. Ma sopraffatto dalla sua malattia se ne morì, e giaceva morto nel suo letto. Gesù, avendo udito nella città quei che si lamentavano e piangevano e mandavano grida strazianti sul morto, disse a Giuseppe: «Perché a costui, che porta il tuo nome, non porgi l’aiuto della tua benevolenza?» E Giuseppe gli risponde:

«Che potere o facoltà ho io di porgergli aiuto?». Gli disse Gesù: «Prendi il fazzoletto ch’è sul tuo capo e va’ e mettilo sulla faccia del morto, e digli: Cristo ti salvi! E subito sarà salvo e si leverà il defunto dal suo letto». Ciò udito, Giuseppe andò subito, correndo al comando di Gesù, ed entrato in casa del defunto, stese il fazzoletto che portava in capo sulla faccia di lui che giaceva sul letto, e disse: «Gesù ti salvi!». E subito il morto si levò di letto, e domandava chi fosse Gesù.

  1. Il capitolo non si legge nel Vangelo di Tommaso. Manca, poi, nel codice Laurenziano; dove si leggono al posto suo altre narrazioni succinte, «quas ex canonicis evangeliis inepte depromptas esse appareat» (Tischendorf), come la moltiplicazione de’ pani, la guarigione del cieco, la risurrezione di Lazzaro.