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Pagina:Bonaccorsi - Vangeli apocrifi.pdf/263

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XLI.1

1. E se n’andarono da Cafarnao nella città chiamata Betlemme, e Giuseppe se ne stava a casa sua insieme con Maria, e Gesù con loro. Un giorno Giuseppe chiamò a sé il suo figliuolo primogenito Giacomo e lo mandò nell’orto de’ legumi, a raccoglier legumi per fare una pietanza. E Gesù tenne dietro al suo fratello Giacomo nell’orto, senza che Giuseppe e Maria lo sapessero. Mentre Giacomo raccoglieva i legumi, subito una vipera uscì fuori da un buco e morse la mano di Giacomo, che per l’atroce dolore si mise a urlare. E venendo già meno, diceva con amara voce: «Ahi, ahi! una vipera infame m’ha morso la mano».

2. Allora Gesù, ch’era dalla parte opposta, a quell’amara voce accorse da Giacomo e prese la sua mano; e non fece altro che soffiare sulla mano di Giacomo e rinfrescarla, e subito Giacomo fu guarito, e la serpe morì. Giuseppe e Maria ignoravano ciò ch’era accaduto; ma alle grida.

di Giacomo e al comando di Gesù corsero nell’orto, e trovaron la serpe già morta e Giacomo ben guarito.

XLII.2

1. Quando Giuseppe andava a un convito con i suoi figliuoli Giacomo, Giuseppe, Giuda e Simeone e le due figliuole, ci si recavano anche Gesù e Maria sua madre con la propria sorella Maria di Cleofa, che il Signore aveva concesso a suo padre Cleofa e a sua madre Anna, per aver essi offerto al Signore Maria madre di Gesù. E questa Maria fu chiamata con lo stesso nome di Maria, a conforto de’ genitori.

2. E quando eran assieme Gesù li santificava e benediceva, e lui per primo cominciava a mangiare e a bere. Giacché nessuno di loro osava mangiare o bere, né sedersi a mensa o spezzare il pane, sino a che egli non avesse ciò fatto per primo, santificandoli. E se per caso era assente, aspettavano sino a che egli ciò facesse. E quando e voleva accostarsi a mensa, (allora) s’accostavano (anche) Giuseppe e Maria e i suoi fratelli, figliuoli di Giuseppe. Questi fratelli invero, avendo dinanzi ai loro occhi come una face la sua vita, lo rispettavano e lo temevano. E quando Gesù dormiva, sia di giorno sia di notte, il chiarore di Dio splendeva su lui. A cui sia ogni lode e gloria ne’ secoli de’ secoli. Amen. Amen.

  1. Cfr. Ev. Thom., XVI.
  2. Nessun parallelo nel vangelo di Tommaso.