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ad essi dovuto e la mobilia della loro casa; che si scrivessero ognuno ne’ loro posti dov’uno era nato, e dessero il censo e il tributo.
60. Pertanto, uscito quest’ordine in tutta la Giudea sotto il preside della Siria Cirino (Lc., 2, 2), Giuseppe, ch’era con un fabbro che prima si chiamava Moab1, dovette partir per Betlemme con i suoi figliuoli2 e con Maria sua sposa (Lc., 2, 5), che aveva avuto dal tempio del Signore, per esser Giuseppe e Maria della tribù di Giuda e del paese di David.
61. (Ps.-Mt., XIII). Mentre dunque erano in viaggio Maria disse per via a Giuseppe: «Vedo due popoli dinanzi a me, uno che piange, e un altro che ride». E Giuseppe rispondendo le disse: «Siedi sul giumento e non voler far discorsi inutili»3. Allora apparve dinanzi a loro un bel fanciullo, vestito d’una splendida veste, che disse a Giuseppe: «Perché hai detto esser parole inutili quelle che hai udito sui due popoli? Ella ha visto il popolo dei Giudei che piangeva perché s’è allontanato dal Signore, e vede il popolo de’ Gentili che gode perché s’è accostato al mio Dio, ciò che Dio aveva promesso a’ nostri padri Abramo, Isacco e Giacobbe. E giunto infatti il tempo che sia data la benedizione nel seme d’Abramo a tutti i popoli». E dicendo questo fu tolto via da’ loro occhi.
62. Giuseppe andò innanzi verso la città, lasciando Maria col suo figliuolo Simone4 perché era gravida e camminava adagio. Ed entrato in Betlemme sua patria, stando in mezzo alla città disse: «Non c’è altro di giusto, se non che uno ami la sua città; ess’è infatti il riposo di ciascun uomo: e nella sua tribù uno riposi. Dopo molto tempo io ti rivedo, o Betlemme, o buona casa di David, re e profeta di Dio!»
63. E andando attorno, vide una stalla isolata e disse: «In questo luogo bisogna ch’io alloggi, perché mi sembra essere il ricovero de’ fora-
- ↑ Donde venga e su che si basi questa tradizione affatto nuova (s’ha anche nel codice H.), non sappiamo.
- ↑ Sui supposti figliuoli di Giuseppe, vedi sopra Protev. IX, 2.
- ↑ Tale scortesia di Giuseppe verso Maria, quale si ha anche più sotto nel n. 69 (parimenti derivato dal Ps.-Mt.), è in aperto contrasto con la grande riverenza che Giuseppe mostra a Maria ne’ passi originali del nostro apocrifo: cfr. per es. n. 65.
- ↑ Questo figliuolo Simone o Simeone figura solo in qualche raro manoscritto del Protovangelo (XVII, 2). «C’est l’indice d’une source tout à fait inconnu jusqu’à present» (Lagrange). Secondo il JAMES, la scelta di Simeone, in luogo del ben più noto Giacomo, che figura nel Protevangelo (di cui si è ampiamente servito il nostro autore), sarebbe dovuta al desiderio di accrescere il peso della testimonianza, aggiungendo a quella di Giacomo, risultante dal Protev., l’altra del fratello Simeone.