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Pagina:Bonaccorsi - Vangeli apocrifi.pdf/283

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leggero a portare splendido a vedere. E mentre mi maravigliavo oltre modo che non piangesse come soglion piangere i bambini (appena) nati, e lo tenevo guardandolo in volto, e’ m’ha sorriso, con un giocondissimo riso, e aprendo gli occhi m’ha fissata acutamente, e subito è uscita una gran luce da’ suoi occhi come un gran lampo».

75. Simeone all’udir ciò rispose: «O beata donna, che se’ stata degna di vedere e bandire questa nuova visione e santità! E io son felice d’aver ciò udito, benché non ho veduto, ma ho tuttavia creduto»1. Gli dice la levatrice: «Ho da manifestarti ancora una cosa meravigliosa, che tu ne stupisca». Risponde Simone: «Manifestala, o signora, perché io godo all’udir queste cose». Gli dice la levatrice: «In quel momento in cui ho preso il bambino nelle mie mani, l’ho visto avere un corpicino pulito e non imbrattato, come soglion con sudiciume nascer gli uomini. E ho pensato in cuor mio, se per caso altri feti non fosser rimasti dentro la matrice della fanciulla. Ciò suole infatti accadere alle donne nel parto, e correr pericolo per tal ragione e venir meno d’animo. Subito ho chiamato Giuseppe e gli ho dato il bambino nelle mani. E mi sono accostata alla fanciulla e l’ho toccata, e l’ho trovata monda di sangue. Come riferire? che cosa dire? Non trovo il bandolo! Non so come raccontar tanto splendore del Dio vivente. Ma tu, o Signore, mi sei testimonio, che l’ho toccata con le mie mani, e ho trovato questa fanciulla che ha partorito, vergine non solo dal parto, ma anche (          ) dal sesso d’un uomo maschio. In quel momento ho gridato con gran voce e ho glorificato Iddio, e son caduta sulla mia faccia e l’ho adorato. Dopo, son uscita fuori. E Giuseppe ha ravvolto il bambino nelle fasce e l’ha deposto nella mangiatoia».

76. Le disse Simeone: «T’ha dato una qualche mercede?» Rispose la levatrice: «Io piuttosto sono in debito di mercede e di ringraziamento e di preghiera. E ho promesso d’offrire un sacrifizio immacolato a Dio, che s’è degnato (concedere) ch’io fossi spettatrice e conscia di questo mistero. Giacché da me stessa offro il dono, invece de’ doni che sono offerti nel tempio del Signore».

E dicendo così, ordina alla sua discepola: «Figliuola, piglia su il seggiolone, e andiamo. Oggi infatti la mia vecchiaia ha visto una partoriente senza dolori e una vergine che ha partorito: se pure questo s’ha a chiamare un parto! Suppongo invero nell’animo mio, ch’ella s’è ab-

  1. Cfr. Jo 20, 29. Questa esclamazione di Simeone è malamente trasposta nel cod. H., e portata qui in fondo dopo l’intero racconto della levatrice.