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Pagina:Bonaccorsi - Vangeli apocrifi.pdf/289

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in casa tua e vedere lo splendore di Dio, ti chiediamo di venire nell’adunanza di tutti noi, per gioire insieme, poiché noi tutti pastori offriamo (oggi) doni a Dio onnipotente. Perciò ti preghiamo, che non ti sia grave venire, per mangiare oggi con noi».

85. Dice loro Giuseppe: «Avete fatto bene a parlar così, vi ringrazio. Ma non è giusto per me, ch’io venga con voi e lasci il fanciullo con la sua madre. Sappiate per altro di certo, ch’io son con voi». Gli rispondono i pastori: «Adunque, poiché così t’è piaciuto, noi ci mettiamo in cammino, e ti mandiamo pingue dono di latte e ceci freschi». Dice loro Giuseppe: «Andate in pace». E quelli se n’andarono giubilando e glorificando Iddio (Lc., 2, 20); e confermava d’aver visto gli angeli nel mezzo della notte, che inneggiavano a Dio, e d’aver udito da loro ch’era nato il salvatore degli uomini, ch’è Cristo il Signore, per il quale sarebbe ristabilita la salvezza di Israele.

3. I Magi.

Giuseppe, dopo pochi giorni, il dì tredicesimo [            ] guardando sulla via di transito, vide una turba di viandanti che venivano alla grotta.

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89. Al vederli, Giuseppe disse: «Chi saran mai costoro che vengon qua da noi? Mi sembran venir da lontano e avvicinarsi qua. Mi leverò dunque e andrò loro incontro». E messosi in via, disse a Simeone: «Costoro che vengono, mi sembran sian degli àuguri. Ecco invero che non cessano un momento: osservano e discutono tra loro. Ma mi